Ovosodo
Oggi sono stato catapultato su un altro pianeta.
Un pianeta che a giudicare dai primi 100Km è arretrato di parecchie decine di anni rispetto ai vicini. Come prima impressione mi ricorda un paese del medio oriente con bancarelle sulle strade, animali a spasso e ambulanti che tentano di vendere qualcosa. Ha un suo fascino, ma oggi non è la giornata ideale per scoprirlo.
L’unica foto fatta è questa e la dice lunga sulla mia ispirazione.
Alla frontiera va tutto liscio, ma non si capisce quando si entra effettivamente nel paese. Dopo il controllo USA c’è una striscia di 15Km senza altre dogane. Poi comincia la strada per Hermosillo e penso di avere finito. Ma sono solo all’inizio. Dopo altri Km c’è un posto dove si deve fare il permesso di ingresso (abbastanza veloce), poi il permesso di importazione della moto. Qui si fa lento ed ovviamente manca una fotocopia. L’impiegato mi dice che quando ritorno non devo più fare la fila, ma non è così e allo sportello non c’è più lui. Ricomincio daccapo con una impigata che è più lenta di un bradipo stanco. Poi assicurazione per la moto per un mese. Ufficio tappezzato di gesù in tutte le forme, una impiegata che non parla inglese ed un’altra che cambia il figlio davanti a me. Fatto anche questo.
Poi frontiera e controllo a campione. Chi fermano? Me! Mi dirottano verso 4 ragazzotti con la faccia da poco-di-buono (questi sarebbero i poliziotti?). Il controllo consiste in: “hai armi da fuoco?” “No” “Allora vai!” Meglio così.
Oggi è una giornata così che credo che in un viaggio prenda alcune volte.
Allora per tirarmi su tiro fuori la mia foto preferita e la guardo a lungo.
Oggi ho questo ovosodo dentro che non va nè su nè giù.