Aguirre, furore di Dio
Si dice che Hernan Cortès sia arrivato a 40 Km da Palenque ma non sia riuscito a trovarla. Probabilmente se fosse passato di qui il sito non sarebbe così bello come si presenta oggi. Il conquistatore spagnolo infatti vanta il primato di aver annientato in due anni una civiltà secolare come quella azteca razziando ogni cosa.
Palenque si presenta quindi piuttosto integra e immersa nella foresta pluviale. Questo la rende un sito archeologico che colpisce per la sua bellezza e che trasmette un gran senso di tranquillità. Una sensazione analoga la si prova anche a Uxmal, altro sito Maya di grande atmosfera.
Arrivato a Chichen Itza quindi avevo altissime aspettative in quanto era la capitale del regno Maya e quindi sito di importanza primaria.
Non saprei dire se si può parlare di sito archeologico o di mercato con alcune piramidi. Di fatto ogni strada è fiancheggiata da bancarelle di ambulanti che vendono ogni cosa e che urlano:
“barato!” “quasi gratis” “todo 1 dola”.
Tra una bancarella e l’altra si vedono cose interessanti, ma il ragazzino di turno che ti segue da mezz’ora per vendere una statuetta azzera ogni atmosfera e lascia un senso di amaro in bocca per quello che potrebbe essere e non è!
Ora sono a Cancun, il secondo posto più brutto del mondo dopo Acapulco, ma tappa obbligata per la partenza di Sabine. Domani scappo a gambe lavate. Sarei partito oggi, ma la moto è dal meccanico per fare un po’ di manutenzione. Il minimo sindacale prima che mi denunci per sfruttamento di minori…ha solo 8 anni!