l’uomo delle stelle
Sto entrando a Tegucigalpa un giorno di piogge torrenziali e anche la strada principale che porta in centro è chiusa. Vengo dirottato su strade minori all’orario di punta. Stanco delle 9 ore di guida sotto una doccia continua sbaglio ad imboccare una strada e accenno un contromano. Il poliziotto mi ferma ed ha la faccia di quello che vuole copiare il suo collega messicano. Appare vicino a me Douglas, dentista e motociclista, che tratta col poliziotto dicendo che sono straniero e non potevo sapere etc etc. Poi mi chiede dove sto andando. In centro o comunque in una zona di alberghi perchè sono stanco. Seguimi dice!
Mi porta in un primo albergo, ma per me è troppo caro, in un secondo ma non ha internet (faccio anche il difficile!) allora comincia a fare telefonate e trova un bellissimo albergo a tariffa promozionale con tutto quello che mi serve. Mi accompagna e aspetta che abbia scaricato i bagagli, mi accompagna al parcheggio e verifica che la moto sia sicura. Poi semplicemente facciamo due chiacchiere, ha studiato 2 anni in Giappone e mi stringe la mano salutandomi in giapponese.
Dice che spesso le impressioni dei posti vengono date dalle piccole cose e dai piccoli incontri e lui vuole che io abbia un bel ricordo dell’Honduras. Già mi aveva fatto una bellissima impressione, dalle persone ai paesaggi. Questa perla mi fa dire: “Honduras mon amour”. Arigatò Douglas.