Una vita non basta
Anche il titolo originale del film è piuttosto adatto alla situazione (anzi forse rende meglio):
Itinéraire d’un enfant gatè.
Il mio itinerario di bambino viziato l’ho vissuto a corrente alternata. Momenti di felicità estrema e momenti di grande tristezza. Di sicuro ho capito una cosa: un viaggio non è una vacanza più lunga. Non è nemmeno lontana parente, è tutta un’altra cosa. E questo lo si deve provare sulla propria pelle perchè a distanza è difficile afferrarlo. Si pensa ad un viaggio come ad un momento felice dove il distacco dalla vita quotidiana non può che rendere le cose più belle.
Non è così, almeno non lo è stato per me o meglio non lo è stato sempre. Un viaggio è come una maratona ed è fatta di cicli. Si parte a mille poi a metà mancano gli zuccheri e la benzina finisce, bisogna recuperare. I miei zuccheri sono gli affetti che dopo un po’ hanno giocato un ruolo determinante. Fortunatamente i vari Skype, Facebook, il sito etc, ora rendono le cose più facili, ma comunque manca il contatto e la quotidianità. Si proprio quella quotidianità tanto odiata ora diventa importante. Ed ecco che rientro alla base per ricaricare le pile e probabilmente tornare ad essere irrequieto nel breve. Mi devo accettare per come sono.
Anche nel film di Lelouche Belmondo non ce la fa a staccare completamente, credo che sia impossibile per chiunque.
A presto!
… noi siamo già qui con le braccia spalancate! Anche tu ci sei mancato, adesso possiamo dirlo! A presto!
Certo, ma dopo gli abbracci voglio una pasta!!!!
me la cavo meglio con gli abbarcci che con la cucina, ma il tesso etilico sarà alto come e più di sempre, quindi non te ne accorgerai…!
Noi siamo degli artisti nel far salire il tasso etilico. L’ultima volta che ci siamo visti abbiamo scolato 4 bottiglie in 4 e tu non ricordi nemmeno di aver mangiato!
Caro Bruno,
quello che dici mi sembra bello e sano.
Intendiamoci…. non che la mia opinione possa avere una qualche rilevanza…. però ho avuto il desiderio di fartelo sapere.
A presto
Daniele
La tua opinione ha sempre rilevanza.
Proprio ieri sera ho riguardato su youtube il monologo del colonnello Kurz in Apocapypse now quando dice:
Lei ha mai considerato le vere libertà? Le libertà dalle opinioni altrui? Persino dalle proprie opinioni.
Grandissimo! Ecco di tutte le persone che conosco tu sei il più vicino a Kurz.
Nel senso che torni a casa?
Si per ora si ma sto provando a lascire la moto qui per tornare. Non è facile per le leggi sull’importazione ma ci provo.
Bene, una pausa mi sembra un’ottima idea.
Però ora che torni dovrai raccontare, raccontare e raccontare… Ho giusto qui un buon vino che potrebbe facilitarti il compito
Paolo se cominci col vino poi mi sopportare un mese di racconti…
Al piano di sotto c’è il letto per gli ospiti, in garage c’è la riserva di vino pregiato e la dispensa come ben sai è molto fornita… possiamo resistere un mese!
caro Bruno, ti seguiamo anche se in elettronica! Ma il cuore è sempre vicino….
G
Grazie Giorgio. Come vedi tra poco saremo vicini non solo col cuore.
noooooooooooo ritorna nel vecchio West????
A Bruno forza che Ushuaya è vicina, più vicina di quanto tu possa immaginare
Direi dietro l’angolo.
Ma rimane li non scappa!
Questa riflessione la sento. Forse perchè finalmente qualcuno la capisce e non la snobba… “ah ma tanto non fai niente, te ne vai in vacanza a divertirti. Beato te.” Bisogna rompersi il culo per fare certi ragionamenti. E sono felice che adesso li hai fatti anche tu. Avanti Brum, la strada non finisce mai.
Dani quando ho scritto ho pensato a te. Si perchè se per me è dura dopo 4 mesi non voglio pensare qual è stato il tuo percorso dopo 2 anni! In più in tenda le difficoltà e i disagi aumentano.
Dai che il prossimo viaggio lo facciamo insieme!
Ti aspettiamo a braccia aperte ragazzo!! Buon rientro…cena da paura!!!
Ciao caro, comincia a buttare la pasta!
Sono sempre stata felice di sapere che stavi facendo quello che volevi e ora lo sono altrettanto nel sapere che quello che vuoi è tornare… Ci sei mancato moltissimo.
Presto, presto… ti stiamo aspettando )
Ma siiii noi dobbiamo parlare…e tanto.
Metti le cuffie!
Commovente commento, non ti conosco bene, anzi molto poco, per non dire quasi per nulla, ma attraverso i post che hai scritto ho notato una piccola metamorfosi tra i primi post e nel tempo quelli successivi. Capisco la nostalgia, ma sei come un bruco che si trasforma in farfalla… il viaggio e trasformativo! Pensa che nei sufi (mistici musulmani) il viaggio è parte integrante della “formazione” perché proprio come hai scritto tu, non è una lunga vacanza.Mi verrebbe da dirti di resistere, ogni nuova nascita è di suo dolorosa e faticosa, ma poi il risultato finale è strabiliante, una splendida farfalla. Non è data a tutti l’esperienza che vivi, ti direi di andare avanti! Però, sei tu il vero maestro di te stesso, e sai quando è il momento di sospendere! Un abbraccio.
Quindi c’è stato un Bruno bruco per 48 anni ed una farfalla da 2 settimane? Può essere. Basta che non regredisca a bruchissimo nelle nebbie lombarde.
In ogni caso questa prima parte quasi conclusa mi ha comunque fatto apprezzare molte cose che davo per scontate e considero questo viaggio positivamente. Mi ha fatto riflettere molto anche perchè non c’era altro da fare. Una media di 9 ore in moto ed il resto solo. Se non pensi sei un cretino!
Per la continuazione, non poniamo limiti alla provvidenza.
Baci
beh, sai lo scopo della vita è forse quello di diventare farfalla, c’è chi ci riesce e chi mai…ma l’importante e volerlo… fortissimamente! Quindi vai avanti che vai benissimo così!
ciao bruno.
se sei in Costarica prova a contattare il miamico Andres …… magari al moto la puoi lasciare da lui.
a presto
Mindu
Ciao Mindu purtroppo questa parte dell’America l’ho fatta un po’ di fretta e non sono riuscito a contattare il tuo amico. Per quanto riguarda lasciarla qui il problema sono le leggi sull’importazione.
Ho già provato a vedere se esiste una possibilità altrimenti la metto in un container e vado a prenderla a Genova!
Grazie e a presto
Ti leggo mentre sto partendo per l’ennesimo viaggio di lavoro in Cina ( non in moto, eheh ).
Per il compimento del mio sessantesimo ( 2012 ) sto programmando un viaggio in moto della durata di qualche mese, allora ti saprò dire.
Per contro ogni decisione presa in serenità è una buona decisione, è il tuo caso ?
Comunque sia, nessuno ci rincorre, e nessuno elargisce medaglie di vittoria.
Buona fortuna.
Fabrizio
Ciao Fabrizio, vero non ci corre dietro nessuno e non vinciamo niente.
Quindi prendiamo le decisioni che riteniamo migliori.
Ti seguirò nel tuo viaggio tra 2 anni tienimi aggiornato sull’itinerario, chissà mai che non ci si incontri.
PS: Anch’io penso che il passo delle erbe sia un posto magico!
Poi con il rifugio Utia de Borz che guarda il Sass Putia!!!
E chi più di noi può dire quanto abbiamo sentito la tua mancanza!!! le tue nipoti ti aspettano e non sai quanto!!!! APPENA ARRIVI pasta, vino e quant’altro per TE!!!!! MA SOPRATTUTTO UN ABBRACIO IMMENSO!!!!
Allora possiamo dire ai mostri che le soffocherò di baci!
Ola Bruno, era un po’ che non riuscivo a visitare il tuo sito e leggo ora del tuo rientro alla base. Viaggiare e’ impegnativo, da soli credo ancora di piu’, poi sotto la pioggia battente che ti accompagna da quando sei entrato in Centro America era una prova di resistenza eroica! Buon rientro allora, Manu
Alcuni giorni sono stati un po’ impegnativi. L’ultimo in particolare, tanto per concludere in bellezze, mi sono fatto più di 100Km sotto una cascata di acqua!
A presto.